E’ possibile vaccinarsi contro l’epatite A in modo da evitare la malattia, che è endemica in molte aree dell’Africa, Asia ed America Latina.
L’epatite A è una malattia particolarmente endemica nei Paesi in via di sviluppo, quali i Paesi africani, asiatici, e dell’ America Latina. Nella sua forma acuta l’epatite A si manifesta in tre fasi:
1) la fase di incubazione, di circa 15-30 giorni;
2) la fase prodromica, di durata una settimana, caratterizzata da stanchezza, inappetenza, diarrea e febbre;
3) la fase itterica o colestatica, che può durare anche 6-9 mesi, in cui il soggetto presenta una particolare colorazione giallastra della pelle degli occhi.
L’epatite A è una malattia a risoluzione spontanea.
La trasmissione avviene attraverso contato oro-fecale o l’ingestione di acqua, o ghiaccio contaminati,di frutta e verdura mal lavate o lavate con acqua contenente il virus. Inoltre è consigliabile evitare di mangiare cibi crudi, che potrebbero risultare inquinati. Per inattivare il virus è sufficiente cuocere o bollire il cibo ad 85°C per almeno 1 minuto. Può inoltre risultare utile disciogliere nell’acqua, come disinfettante, delle bustine di cloro.
L’infezione nei bambini è di norma asintomatica, mentre in circa il 70% degli adulti si manifesta con sintomi clinici.