Un gruppo di Ricercatori dell’Università di Barcellona in Spagna, hanno verificato se l’iponatremia fosse un fattore di rischio di encefalopatia epatica manifesta nella cirrosi.
Lo studio prospettico ha riguardato 61 pazienti con cirrosi e la durata di osservaziona eè stata di 1 anno.
Gli effetti dell’iponatremia sulla concentrazione cerebrale di osmoliti organici sono stati analizzati in 25 pazienti utilizzando spettroscopia di risonanza magnetica ( 1H-MRS ).
Dei 61 pazienti, 28 hanno sviluppato 57 episodi di encefalopatia epatica manifesta durante il periodo di follow-up.
Tra le variabili cliniche e di laboratorio analizzate, gli unici fattori predittivi indipendenti di encefalopatia epatica manifesta sono stati iponatremia ( sodio sierico inferiore a 130 mEq/l ), storia di encefalopatia epatica manifesta, bilirubina sierica e creatinina sierica.
L’iponatremia è risultata associata a bassa concentrazione di osmoliti organici, in particolare il mioinositolo.
Inoltre, pazienti con bassi livelli cerebrali di mio-inositolo hanno mostrato una maggiore probabilità di sviluppare encefalopatia epatica manifesta rispetto ai pazienti con livelli cerebrali elevati.
In conclusione, nei pazienti con cirrosi, l’esistenza di iponatremia è un fattore di rischio maggiore per lo sviluppo di encefalopatia epatica manifesta.
Il trattamento dell’iponatremia potrebbe rappresentare un nuovo approccio terapeutico per prevenire l’encefalopatia epatica manifesta nella cirrosi. ( Xagena2009 )
Guevara M et al, Am J Gastroenterol 2009; 104: 1382-1389
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