L’infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ) modifica la storia naturale dell’epatite C cronica, promuovendo una più rapida progressione in cirrosi e malattia epatica allo stadio terminale.
L’obiettivo di uno studio è stato quello di determinare se la clearance del virus dell’epatite C ( HCV ) fosse associata a un miglioramento degli esiti clinici nei pazienti positivi per infezione da HIV e HCV.
Lo studio ha coinvolto 711 pazienti positivi per HIV/HCV che avevano iniziato la terapia con Interferone e Ribavirina tra il 2000 e il 2005.
Sono state misurate la risposta virologica sostenuta ( SVR ), i livelli di RNA di HCV non-rilevabili a 24 settimane dopo la fine del trattamento, e gli esiti clinici definiti come morte ( correlata o non-correlata a problemi epatici ), decompensazione epatica, carcinoma epatocellulare e trapianto di fegato.
Dei 711 pazienti positivi per HIV/HCV, il 31% ha mostrato risposta virologica sostenuta.
Durante un follow-up medio di 20.8 mesi ( intervallo interquartile: 12.2-38.7 ), i tassi di incidenza per 100 persone-anno di mortalità generale, mortalità epatica e decompensazione epatica sono stati, rispettivamente, 0.46, 0.23 e 0.23 tra i pazienti con risposta virologica sostenuta e 3.12, 1.65 e 4.33 tra quelli senza risposta virologica sostenuta ( P=0.003, 0.028 e <0.001 con il log-rank test ).
L’analisi di regressione di Cox aggiustata per fibrosi, genotipo HCV, carica virale di RNA di HCV, categoria clinica secondo i CDC, e la conta di cellule CD4+ al nadir ha mostrato un hazard ratio ( HR ) aggiustato per eventi epatici di 8.92 ( P=0.032 ) nelle persone che non hanno mostrato risposta rispetto a quelle che hanno mostrato risposta, e 4.96 ( P<0.001 ) per i pazienti con grado di fibrosi F3-F4 versus quelli con grado di fibrosi F0-F2.
Dal momento che questo non è uno studio prospettico, i bias di selezione e sopravvivenza potrebbero influenzare le stime dell’effetto.
In conclusione, questi risultati suggeriscono che una risposta virologica sostenuta dopo la terapia con Interferone e Ribavirina in pazienti co-infettati con HIV e HCV riduce le complicanze epatiche e la mortalità. ( Xagena2009 )
Berenguer J et al, Hepatology 2009; 50: 407-413
Farma2009 Gastro2009 Inf2009