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La misurazione della rigidità epatica è in grado di predire la grave ipertensione portale nei pazienti con cirrosi correlata ad HCV


La misurazione del gradiente pressorio porto-epatico ( HVPG ) è un metodo standard per la valutazione della pressione portale e si correla con il presentarsi delle complicanze.
La misurazione della rigidità epatica è stata proposta con una tecnica non-invasiva per predire le complicanze della cirrosi.

Ricercatori del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Firenze hanno valutato la capacità della misurazione della rigidità epatica per predire la forma grave di ipertensione portale, rispetto alla misurazione del gradiente pressorio porto-epatico in 61 pazienti consecutivi con malattia epatica cronica correlata al virus HCV.

Una forte relazione tra misurazione della rigidità epatica e gradiente pressorio porto-epatico è stata trovata nella popolazione generale ( r=0,81; p=0.0001 ).

Tuttavia, sebbene la correlazione fosse eccellente per valori di HVPG inferiori a 10-12 mmHg ( r=0.81; p=0.0003 e r=0.91; p<0.0001, rispettivamente ), l’analisi di regressione lineare non era ottimale per valori di HVPG maggiori o uguali a 10 mmHg ( r2=0.35; p<0.0001 ) o maggiori o uguali a 12 mmHg ( r2=0.17; p=0.02 ).

Nei pazienti con cirrosi, la misurazione della rigidità epatica è risultata correlata positivamente con la presenza di varici esofagee ( p=0,002 ), sebbene nessuna correlazione sia stata riscontrata tra misurazione della rigidità epatica e la dimensione delle varici esofagee.

Secondo gli Autori, la misurazione della rigidità epatica rappresenti una metodica non-invasiva per l’identificazione di pazienti con malattia epatica cronica con ipertensione portale grave o clinicamente significativa, e potrebbe essere impiegata per lo screening di pazienti da sottoporre a indagini standard come l’endoscopia del tratto gastrointestinale superiore e gli studi emodinamici. ( Xagena2007 )

Vizzutti F et al, Hepatology 2007; 45: 1290-1297


Gastro2007



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