L’epatotossicità indotta da Isoniazide rimane una delle più comuni cause di danno epatico idiosincratico farmaco-indotto e di insufficienza epatica. Questa forma di danno epatico non è ritenuta immuno-mediata, perché non è di solito associata a febbre o eruzione cutanea, non si ripete più rapidamente durante il rechallenge del farmaco, e studi precedenti non sono riusciti a identificare anticorpi anti-Isoniazide.
In questo studio, sono stati trovati anticorpi presenti nel siero di 15 su 19 casi di insufficienza epatica indotta da Isoniazide.
Gli anticorpi anti-Isoniaizide erano presenti in 8 sieri; 11 avevano anticorpi anti-citocromo P450 ( CYP2E1 ), 14 avevano anticorpi contro CYP2E1 modificati da Isoniazide, 14 avevano anticorpi anti-CYP3A4, e 10 avevano anticorpi anti-CYP2C9.
Isoniazide ha formato addotti covalenti con CYP2E1, CYP3A4 e CYP2C9.
Nessuno di questi anticorpi è stato rilevato nel siero dei controlli trattati con Isoniazide senza significative lesioni epatiche.
La presenza di una serie di anticorpi anti-farmaci e autoanticorpi è stata osservata in altre lesioni epatiche indotte da farmaci che si presume siano immuno- mediate.
In conclusione, i dati forniscono una forte evidenza che Isoniazide induce una risposta immunitaria che causa danno epatico. ( Xagena2014 )
Metushi IG et al, Hepatology 2014; 59: 1084-1093
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