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Empagliflozin riduce efficacemente il contenuto di grasso epatico nel diabete di tipo 2 ben controllato


E' stato valutato se Empagliflozin ( Jardiance ), inibitore del co-trasportatore di sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT-2 ), riduce il contenuto di grasso epatico nel diabete di tipo 2 a insorgenza recente e metabolicamente ben controllato.

I pazienti con diabete mellito di tipo 2 ( n=84 ) ( emoglobina glicata media [ HbA1c ] 6.6% [ 49 mmol/mol ], durata media della malattia nota 39 mesi ) sono stati assegnati in modo casuale a 24 settimane di trattamento giornaliero con Empagliflozin ( 25 mg ) oppure placebo.

L'endpoint primario era la differenza, tra i gruppi, della variazione di grasso epatico misurata mediante metodiche di risonanza magnetica da 0 ( basale ) a 24 settimane.
L'endpoint secondario era rappresentato dala sensibilità all'insulina tessuto-specifica.
L'analisi esplorativa comprendeva marcatori surrogati circolanti della sensibilità all'insulina e della funzionalità epatica.

Il trattamento con Empagliflozin ha comportato una variazione assoluta, placebo-aggiustata, di -1.8% ( IC 95% -3.4, -0.2; P = 0.02 ) e una variazione relativa nel grasso epatico di -22% ( -36, -7; P = 0.009 ) dal basale alla fine del trattamento, corrispondente a una riduzione 2.3 volte maggiore.

La perdita di peso si è verificata solo con Empagliflozin ( variazione placebo-aggiustata di -2.5 kg [ -3.7, -1.4 ]; P inferiore a 0.001 ), mentre non è stata osservata alcuna variazione placebo-aggiustata nella sensibilità all'insulina tessuto-specifica.

Il trattamento con Empagliflozin ha anche prodotto cambiamenti placebo-aggiustati nell'acido urico ( -74 mol/L [ -108, -42 ]; P inferiore a 0.001 ) e di adiponectina ad alto peso molecolare ( 36% [ 16, 60 ]; P inferiore a 0.001 ) livelli da 0 a 24 settimane.

Dallo studio è emerso che Empagliflozin riduce efficacemente il grasso epatico nei pazienti con diabete di tipo 2 con un eccellente controllo glicemico e una breve durata della malattia nota.
Empagliflozin è in grado anche di ridurre l'acido urico circolante e di aumentare i livelli di adiponectina nonostante la sensibilità insulinica invariata.
Empagliflozin potrebbe quindi contribuire al trattamento precoce della steatosi epatica non-alcolica ( NAFLD ) nel diabete di tipo 2. ( Xagena2020 )

Kahl S et al, Diabetes Care 2020; 43: 298-305

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