Uno studio ha stimato la prevalenza di steatosi epatica non-alcolica in soggetti con diabete mellito di tipo 1 e ha valutato se la patologia fosse associata a un aumento della prevalenza di malattie cardiovascolari.
Sono stati coinvolti nello studio tutti i pazienti diagnosticati con diabete mellito di tipo 1 e dati ecografici epatici disponibili ( n=250 ) che si sono sottoposti a visite regolari.
La prevalenza di steatosi epatica non-alcolica è stata pari al 44.4%; all'esame ecografico era la causa più frequente di steatosi epatica ( 69.8% ).
I pazienti con steatosi epatica non-alcolica hanno avuto una prevalenza, aggiustata per età e sesso, notevolmente più elevata ( p inferiore a 0.001 ) di malattie vascolari coronariche ( 10.8% vs 1.1% ), cerebrovascolari ( 37.3% vs 5.5% ) e periferiche ( 24.5% vs 2.5% ) rispetto ai controlli senza steatosi epatica non-alcolica.
In un'analisi di regressione logistica, la steatosi epatica non-alcolica è stata associata a malattia cardiovascolare prevalente ( come endpoint composito), indipendentemente da età, sesso, durata del diabete, livelli di emoglobina A1c , abitudine al fumo, pressione sistolica, colesterolo LDL, colesterolo HDL, trigliceridi e uso di farmaci ( odds ratio aggiustato, OR=7.36, p inferiore a 0.01 ).
In conclusione, questi risultati hanno indicato che la steatosi epatica non-alcolica è molto comune nei soggetti con diabete mellito di tipo 1 ed è associata, in modo indipendente rispetto a diversi fattori di confondimento, a una maggiore prevalenza di malattie cardiovascolari.
Sono necessari ulteriori studi prospettici per valutare se la steatosi epatica non-alcolica possa essere predittiva degli eventi cardiovascolari incidenti nel diabete mellito di tipo 1. ( Xagena2010 )
Targher G et al, J Hepatol 2010; 53: 713-718
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