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Carcinoma epatocellulare: molti più pazienti potrebbero essere sottoposti a trapianto di fegato se fossero introdotti i criteri up-to-seven


I pazienti sottoposti a trapianto di fegato per epatocarcinoma, che rientrano nei criteri di Milano ( tumore singolo di dimensioni inferiori o uguali a 5 cm o tre, o meno, masse tumorali ciascuna di dimensioni inferiori o uguale a 3 cm, e nessuna invasione macrovascolare ), hanno in genere un’eccellente outcome. Tuttavia, la sopravvivenza dei pazienti con tumore che non rientrano nei criteri di Milano rimane non prevedibile.

Uno studio, coordinato da Ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha esaminato la sopravvivenza dei pazienti, con caratteristiche che non rientravano nei criteri di Milano, con l’obiettivo di verificare se i criteri potessero essere meno restrittivi, consentendo a più pazienti di accedere al trapianto e di ottenere un modello prognostico basato su caratteristiche tumorali oggettive.

Il nuovo criterio, denominato up-to-seven, prevede che la somma delle dimensioni e del numero di masse tumorali non superi il valore complessivo di 7.

Nell’arco di 10 mesi, tra il 2005 e il 2007, sono stati raccolti i dati di 1.556 pazienti sottoposti a trapianto per epatocarcinoma cellulare: 1112 pazienti non rientravano nei criteri di Milano mentre 444 rientravano nei criteri.

Nel gruppo di pazienti che eccedevano i criteri, la dimensione mediana del nodulo più grande era di 40 mm e il numero mediano di noduli era pari a 4. Il 41% ( n=454 ) di questi 1.112 pazienti, presentava invasione microvascolare; la sopravvivenza a 5 anni per i pazienti trapiantati che non rientravano nei criteri di Milano è stata del 53.6%, rispetto al 73.3% dei pazienti che invece rientravano tra i criteri di Milano.

Il rischio ( hazard ratio, HR ) associato all’incremento delle dimensioni e del numero di noduli è stato, rispettivamente, di 1.34 e 1.51. L’effetto era lineare riguardo alle dimensioni, mentre per il numero di tumori l’effetto tendeva a plateau sopra le 3 masse tumorali.

L’effetto della dimensione e del numero di masse tumorali sulla sopravvivenza era mediato dalle recidive.

La presenza di invasione microvascolare ha raddoppiato il rischio. I 283 pazienti che non presentavano invasione microvascolare, ma che rientravano nei limiti del criterio up-to-seven, hanno mostrato una sopravvivenza a 5 anni del 71.2%.

Dallo studio è emerso che un numero maggiore di pazienti con carcinoma epatocellulare potrebbe essere candidato per il trapianto di fegato qualora i criteri di Milano fossero sostituiti dai criteri up-to-seven. ( Xagena2009 )

Mazzaferro V et al, Lancet Oncol 2009; 10: 35-43


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