L’angiosarcoma epatico primario è una neoplasia estremamente rara con una prognosi sfavorevole.
Benché la resezione chirurgica sia stata confermata come scelta curativa, molti casi vengono diagnosticati quando è troppo tardi per effettuare l’intervento, ma nonostante ciò non sono stati definiti protocolli di trattamento, e inoltre sono disponibili pochi lavori sulle caratteristiche cliniche e gli esiti del trattamento.
Degli 11.939 pazienti ai quali è stato diagnosticato tumore epatico nel periodo 1985-2007 presso 2 Centri che hanno preso parte allo studio, 5 sono risultati affetti da angiosarcoma epatico primario.
Ricercatori della Yonsei University a Seoul in Corea, hanno analizzato i dati demografici dei pazienti, le caratteristiche del tumore, le modalità di trattamento e gli esiti utilizzando metodi per immagini, sierologici e patologici.
I 5 pazienti hanno ricevuto diagnosi di tumore in fase avanzata con presenza di metastasi distali.
Il sintomo più comune era il dolore addominale, i livelli di marcatori tumorali rientravano nella norma e i test sierologici sono risultati negativi per i virus dell’epatite B e dell’epatite C.
Due dei 4 pazienti sottoposti a chemioterapia sono deceduti entro 3 mesi dalla diagnosi, mentre gli altri 2 sono sopravvissuti per oltre 6 mesi.
In conclusione, una combinazione di chemioterapie ha migliorato l’esito per 2 pazienti su 4, suggerendo la potenziale utilità della chemioterapia palliativa per migliorare la sopravvivenza nei pazienti con angiosarcoma epatico in stadio avanzato. ( Xagena2009 )
Kim HR et al, Ann Oncol 2009; 20: 780-787
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