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Aspergillosi nei pazienti sottoposti a trapianto di fegato : un approccio multistep


L’aspergillosi invasiva è una complicanza grave nei pazienti sottoposti a trapianto di fegato , ed è associata ad un’incidenza di mortalità del 90%.
Il trattamento è difficile , e nessun singolo farmaco si è dimostrato efficace.
I Ricercatori della Divisione di Gastroenterologia e di Epatologia della Scripps Clinic di La Jolla ( Usa ) hanno analizzato in modo retrospettivo le colture fungine di 200 pazienti a cui era stato trapiantato un fegato tra il 1996 ed il 1999.
La diagnosi di aspergillosi è stata fatta in 6 pazienti. Cinque pazienti avevano un coinvolgimento polmonare , uno presentava una massa inguinale.
Il periodo , intercorso tra il trapianto di fegato e la comparsa dell’infezione , è variato da 1 settimana a 34 mesi.
Tutti i pazienti infettati con Aspergillus fumigatus sono stati trattati con un protocollo sequenziale con Amfotericina liposomiale seguita da Itraconazolo.
Il principale effetto indesiderato del trattamento farmacologico è stato il peggioramento della funzione renale. Un paziente è morto per emorragia intracranica durante il trattamento.
Pertanto il management dell’aspergillosi nei pazienti sottoposti a trapianto di fegato dovrebbe comprendere : diagnosi precoce , trattamento sequenziale con Amfotericina liposomiale ed Itraconazolo , ed intervento chirurgico per la malattia invasiva. ( Xagena2002 )


Duchini A et al , South Med J 2002 ; 95: 897-899


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